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«Alle sette entrano nella zona del "polo dei ghiacci". Una spessa nebbia avvolge il dirigibile! Attraverso numerosi squarci è possibile osservare il pack, e ciò che si era previsto viene confermato: niente terre.» Roald E. Amundsen decide di diventare esploratore sin da giovanissimo e la sua decisione è irreversibile. Tutta la sua vita ruoterà intorno ai ghiacci, dalla spedizione antartica della Belgica alla grande vittoria del Passaggio a nord-ovest. Attento studioso dei ghiacci e della sopravvivenza in condizioni estreme, affronta le spedizioni con slitte trainate dai cani stringendo amicizia con gli eschimesi. Per primo conquista il Polo Sud nel 1911-1912. I successi di Amundsen sono «il trionfo dell'organizzazione, dell'iniziativa, della preveggenza, della logica, del raziocinio». Il suo spirito di avventura lo porta ancora di più a sfidare sé stesso: attraversa i ghiacci a bordo della sua Maud, li sorvola con i bimotori Dornier Wal prima e con il dirigibile Norge poi. Trova la morte nel 1928 a bordo dell'aereo che vola in soccorso dei naufraghi italiani del dirigibile Italia.